Le prime preparazioni a base di pizza

La pizza è uno dei piatti più preparati e consumati al mondo. Inoltre, la sua storia è più antica di quello che sembra. Non stupisce, dunque, la grande quantità di curiosità e notizie particolari che la riguardano da vicino. Qui mostriamo una piccola selezione delle tante curiosità sulla pizza.

La prima pizza in assoluto. Secondo gli storici, la prima pizza, che abbia una pur minima somiglianza con quella moderna, è stata preparata dagli etruschi. L’impasto era simile a quello attuale, mentre il condimento era a base di formaggi e verdure. Per inciso, siamo nel XI secolo a.C.

La prima pizza moderna. Per apprezzare la prima pizza moderna (come la conosciamo oggi) si è dovuto attendere più di due millenni. Se parliamo di pizza bianca, e quindi con la mozzarella, essa è comparsa nei primi anni del Cinquecento. Se, invece, parliamo di pizza rossa, dobbiamo fare riferimento al Settecento, periodo in cui il pomodoro è stato selezionato per crescere rosso e ricco di polpa. Ovviamente, in entrambi casi il luogo di nascita è Napoli, ma questo è facilmente intuibile.

La parola pizza. “Pizza” deriva da “pita”, che era il termine greco per indicare un qualsiasi impasto simile al  pane. La parola “pizza” è comparsa in un documento longobardo del X secolo a.C., e stava a indicare un tipo di focaccia. Per molto tempo, però, ha indicato delle torte dolci e senza farcitura.

La prima pizza venduta online. Ebbene, per quanto la moda del food delivery sia esplosa solo di recente, la pizza ha iniziato ad essere venduta molto prima sul web. Il primato spetta alla catena americana Pizza Hut, che ha venduto la prima pizza online nel lontano 1994. Inutile specificare che all’epoca internet era una rarità persino negli Stati Uniti.

Alcuni curiosità sulla pizza da record

La pizza più ordinata al mondo è la pizza ai “pepperoni”. Tuttavia, non ha niente a che vedere con i peperoni veri e propri, infatti con questo termine maccheronico si intendono le fette di salamino piccante. Dunque, la pizza più consumata al mondo è una sorta di Diavola.

La pizza più costosa mai preparata. Il record delle pizza più costosa è recente e risale al 2020. L’impresa è del maestro pizzaiolo Renato Viola, che ha preparato una pizza da 8.300 euro. Il prezzo è giustificato dalla rarità degli ingredienti: tre tipi di caviale, un gambero quasi introvabile (specie “stella mantis”), sale rosa australiano e ovviamente la mozzarella di bufala.

Gli strani progetti della NASA. Tra i tanti progetti in cantiere della NASA ce n’è uno che riguarda la celebre pietanza italiana, ossia la creazione di una stampante 3D in grado di preparare la pizza. Evidentemente, l’agenzia spaziale americana ci tiene molto al benessere psicologico dei suoi astronauti. Per inciso, la pizza è già stata consumata nello spazio, ma ovviamente è stata preparata sulla terra.

I gusti della pizza e i suoi principi nutritivi

Iniziamo questo paragrafo con uno scoop, lo sapevate che esiste la dieta della pizza? Ebbene sì, questo tipo di dieta è anche ipocalorico, in quanto non supera le 1200 kcal giornaliere. L’impasto in questo caso funge da portata per ospitare ingredienti salutari come le verdure, le carni bianche e persino la frutta. Non è detto che funzioni, ma in ogni caso appare equilibrata.

Una pietanza eterogenea. La pizza è tra le poche pietanze a vantare una enorme eterogeneità in termini di apporto calorico. Il motivo è semplice: può essere condita praticamente con qualsiasi cosa. Per inciso, la pizza meno calorica, oltre a quella bianca, è la Margherita, che si attesta sulle 700-800 kcal, quanto una cena mediamente abbondante. In genere le pizze più caloriche sono quelle che prevedono salse, formaggi aggiuntivi e carni lavorate. Giusto per fare un esempio, la pizza kebab può superare abbondantemente le 1.500 kcal, dipendente dalla quantità di kebab che viene utilizzata.

Esistono solo due gusti ufficiali di pizza secondo il disciplinare dell’associazione “Verace Pizza Napoletana”, l’unica autorità riconosciuta su questa popolare pietanza. In quanto a pizza, esistono solo due gusti: la Margherita e la Marinara.

In realtà la pizza si presta a numerose sperimentazioni, sia in quanto a condimenti sia in quanto a impasti. Basti pensare che solo in Italia, limitatamente agli impasti, esistono tre tipi di pizza: la verace napoletana (molto sottile, morbida e con cornicioni alti), la romana (sottile e croccante) e la pugliese, che è molto alta e soffice, simile ad una focaccia.