La pizza, un piacere irrinunciabile

Pizza e dieta. La pizza è un piacere a cui gli italiani (e non solo) difficilmente rinunciano. In primo luogo perché è semplicemente squisita, specie se fatta bene. Secondariamente perché il suo consumo è legato ad alcuni usanze sociali, come l’uscita del sabato sera. Almeno dalle nostre parti, la pizza è sinonimo di convivialità, di socialità e di spensieratezza. Rinunciare alla pizza, dunque, significa non soltanto privarsi di una pietanza, ma anche rinunciare a un’esperienza sociale o alle proprie abitutini.

Una prospettiva tutt’altro che felice e temuta da molti, associabile a chi si appresta a seguire un regime alimentare ipocalorico, o a chi sta per iniziare una dieta dimagrante. Davanti a loro, almeno secondo l’immaginario collettivo, si apre un abisso fatto di rinunce, sofferenze e dispiaceri. In realtà si tratta di pregiudizi. Non che dimagrire sia facile, ma i piani nutrizionali moderni cercano di coniugare le necessità caloriche con la possibilità di intendere il cibo anche come un piacere.

Queste dinamiche riguardano anche la pizza, dunque in un qualsiasi tipo di dieta c’è posto anche per la pizza. Ovviamente, l’integrazione non è scontata, sicché è necessario prendere alcuni accorgimenti.

Il più grande pregiudizio sulla pizza

Prima di passare ai consigli per chi vuole dimagrire senza rinunciare alla pizza, è bene sfatare un mito che riguarda proprio il rapporto tra pizza e alimentazione. Un mito che si ricollega alla convinzione secondo cui “se è buono, fa male o fa ingrassare”. Stando a questa regola malsana, o comunque ricca di eccezioni, la pizza sarebbe una sorta di junk food da evitare se si vuole mantenere la linea. Secondo questo detto, la pizza sarebbe addirittura una sorta di “peccato”, da concedersi solo se ce lo si può permettere.

La realtà è ben diversa. Sia chiaro, la pizza può essere calorica, e in alcuni casi moltocalorica. A suo modo, però, è anche un pasto completo, nutriente e sano. Basta guardare agli ingredienti di una normalissima Margherita: l’impasto fornisce i carboidrati, il pomodoro fornisce vitamine e sali minerali, mentre la mozzarella e l’olio forniscono le proteine e i grassi.

Ovviamente, almeno in questa forma, la pizza è un po’ sbilanciata verso i carboidrati ma se si gioca la carta dei condimenti può essere un pasto proteico. In ogni caso, tutte le sostanze nutritive fondamentali per l’organismo sono ben rappresentate. E’ proprio questa consapevolezza a fungere da base, se si intende coniugare il consumo della piazza ad una dieta dimagrante.

Qualche consiglio per coniugare pizza e dieta

Facciamo una premessa, tutto ciò che state per leggere ha uno scopo puramente informativo. L’imperativo è fare riferimento a un dietologo, a un nutrizionista o ad un esperto di alimentazione. In ogni caso, sapere alcune cose fa certamente alla salute e all’umore. Dunque, come coniugare la pizza e la dieta? In realtà la questione è semplice, dovete intendere la pizza come un primo di pasta o, nella peggiore delle ipotesi, come un pasto completo. La pizza può essere intesa come un primo di pasta perché fornisce parecchi carboidrati. Allo stesso modo può rappresentare un pasto completo perché può essere condita con verdure e con elementi di carne, che ne arricchiscono il profilo nutrizionale.

Dunque, se prevedete di mangiare pizza la sera, evitate del tutto il pane nell’arco della giornata. Fondamentale, in ogni caso, è il conteggio delle calorie. Nella stragrande maggioranza dei casi, il consumo di pizza è compatibile con i limiti calorici che la dieta impone. Dovrete, però, fare attenzione alla pizza che scegliete.

Quali sono le pizze meno caloriche?

Dunque, quali sono le pizze meno caloriche? Molti pensano che la meno calorica sia la Margherita. In effetti gli ingredienti sono ridotti al minimo: farina, acqua, sale, lievito, salsa di pomodoro, mozzarella e olio. Una Margherita “normale” viaggia sulle 700-800 kcal, quanto una cena normale in un regime dietetico non finalizzato al dimagrimento, e quanto una cena abbondante in un regime dietetico restrittivo. Ovviamente, l’apporto calorico cambia in base alla preparazione da parte del pizzaiolo. Alcuni, piuttosto inavvertitamente, abbondano con l’olio e in questo caso il conto delle calorie sale.

In linea teorica la palma di pizza meno calorica dovrebbe andare alla Marinara. D’altronde non ha la mozzarella, ma abbonda in aglio e origano. Tuttavia, non è facile dirimere la questione in quanto nella Marinara si utilizza una quantità superiore di olio, dunque tutto sta all’accortezza e all’approccio del pizzaiolo.

E che dire degli altri tipi di pizza? Dipende ovviamente dal condimento. Se siete a dieta, e volete trasformare la pizza in un pasto veramente completo, potete abbinare le verdure, grigliate o crude, con un insaccato leggero e senza grassi, come possono essere alcune tipologie di prosciutto cotto. Ovviamente sono da evitare i condimenti grassi, come la salsiccia e i sott’oli.